La mia esperienza in Zambia è stata molto bella. I primi giorni non riuscivo ad abituarmi al posto ed alle cose che avevo attorno ed anche alla presenza di persone diverse, ma poi ce l’ho fatta e tutto non mi sembrava più cosi strano. Ogni mattina facevo una partita di calcio, i “musungu” (uomini bianchi nella loro lingua) contro dei bambini di Malaika, era molto divertente anche se bisognava sudare molto. Dopo la partita si lavorava; io ho aiutato a costruire i mattoni per la scuola secondaria, ho impastato il cemento con la sabbia e l’acqua, era un lavoro duro.

Abbellivamo la scuola primaria disegnando sulle pareti della mensa tutti i tipi di frutta e verdura ed aiutavamo all’ospedale, io ho aiutato il mio papà a fare il controsoffitto e a sistemare le scatole dei medicinali, poi si pranzava e successivamente si continuava a lavorare fino alle 16.00/16.30.La gente è molto socievole e soprattutto i bambini che non ti si staccano più di dosso.

È stata proprio una bella esperienza.

Luca Diotalevi, 11 anni

Tre mesi fa con la mia famiglia siamo andati in Zambia, paese dell’Africa, con gli amici dei miei genitori. Una settimana dopo il nostro arrivo siamo andati da un amico della mamma che vive in una foresta nella Missione di San Giuseppe. Durante il viaggio ho visto dal finestrino della macchina case fatte di paglia, strade di terra rossa, ragazzi per strada senza scarpe, mercatini di frutta e banchetti lungo la strada.

Arrivati dall’amico della mamma, che si chiama Padre Rolando, abbiamo fatto una passeggiata per vedere un laghetto con i pesci. Il giorno dopo siamo andati a messa, ma ad un certo punto durante il tragitto il camion si è rotto, allora per far passare il tempo abbiamo iniziato a giocare a pallone.

Eravamo sopra la terra rossa e il sole picchiava fortissimo, gli alberi erano scuri allora mi sono tolto la maglia ed ho giocato a torso nudo. Ad un certo punto il camion è ripartito e siamo andati alla messa per pregare e pranzare con gli amici Zambiani.

Federico Diotalevi, 8 anni

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